Cassino, scricchiolano le prime promesse di D’Alessandro
CASSINO. Prime mosse, prime incoerenze per Carlo Maria D’Alessandro. Eppure era iniziata bene il mandato per il neo sindaco di Cassino: preso tempo con Acea sulla consegna degli impianti idrici e nomina della giunta comunale a tempo di record. Bene, molto bene. Il problema, però, sta nel fatto che la campagna elettorale è talmente vicina che le promesse le si ricordano ancora nitidamente.
A proposito di giunta comunale, a domanda specifica sulla composizione nella stessa nella campagna pre voto, D’Alessandro ha risposto in più occasioni che la sua squadra di governo l’avrebbe scelta interamente tra i circa 160 candidati a consiglieri schieratisi nelle sue liste. E cosi’ non è stato: togliendo Dana Tauwinkelova (Forza Italia), Beniamino Papa (Reazione) e Carmelo Palombo (Noi con Salvini); gli altri assessori sono tutti extra liste. Benedetto Leone ha affiancato strenuamente D’Alessandro nella dura campagna elettorale ma non era candidato a consigliere, Tullio Di Zazzo addirittura era candidato a sindaco in concorrenza. Nora Noury e Caterina Di Giorgio neanche appartengono alle liste.
Sempre in sede di presentazione della giunta, D’Alessandro ha sottolineato il lavoro gratuito che i due revisori di bilancio, nominati probabilmente da lui, svolgeranno sui documenti contabili degli anni scorsi per capire come siano state spese le risorse, ma ha taciuto sulla rinuncia all’indennità dei suoi assessori che, stando a quanto detto in campagna elettorale, sarebbero confluite nel fondo “Sosteniamo” dedicato alle famiglie indigenti.
Già questo fa pensare, speriamo in una dimenticanza.