Terremoto, qualche consiglio per evitare di devolvere a…truffatori
CASSINO. Proliferano insieme alle richieste di vestiario e fondi dettate dell’urgenza e la necessità, anche personaggi senza scrupoli decisi a fare business nel mercato della disperazione travestendosi da benefattori (ma per la proprie tasche). Ecco una breve carrellata di consigli per destinare beni e fondi ad organizzazioni od enti che effettivamente abbiano le credenziali per esercitare nel modo corretto l’opera di raccolta.
- Dona ad associazioni o enti che conosci già, attive nel campo degli aiuti umanitari. Croce Rossa Italiana, Caritas, sono solo alcuni esempi;
- Diffida di raccoglitori di fondi improvvisati, che si presentano di persona, se non puoi accertarne con sicurezza l’appartenenza a un’organizzazione che conoscete: piuttosto, fatti dare il nome della sede o il sito e recati di persona o fai una donazione online;
- Potrebbero esserti inviate email truffaldine, che contengono link “per donare aiuti ai terremotati”. Non è mai prudente cliccare sul link contenuto nella email, meglio andare di persona sul sito, digitando direttamente l’indirizzo o cercando con Google il nome dell’associazione, e non attraverso il link della email;
- Prima di fare una donazione online con carta di credito, accertatevi che la pagina del sito dove dovete inserire i dati abbia nell’indirizzo la sigla iniziale httpss e il simbolo del lucchetto chiuso (significa che le transazioni di denaro sono sicure);
- Prevedibilmente, sono già nati su Facebook gruppi di solidarietà per le vittime. Noi vi invitiamo ad essere cauti nell’aderire a gruppi di questo genere: le finalità di chi li crea sono ignote e non facilmente controllabili, l’utilità dubbia. È già successo, nel recente passato, che a gruppi analoghi, nati come “solidarietà per le vittime” sia poi stato cambiato il nome, diventando gruppi di sostegno a tutt’altro (cosa che è possibile fare senza nemmeno chiedere l’assenso agli aderenti al gruppo).